“Un’autobiografia non è la nostra letteratura privata, piuttosto la nostra sacca da viaggio. E la memoria non è solo ciò che ricordiamo, ma ciò che ci circonda. Non parla unicamente di quel che è stato, ma di quel che sarà. Sembra ieri, e invece è domani. Tutto nasce per fiorire in un’eterna primavera. Alla fine, diremo solo: non ricordo niente in cui non ci sei Tu”. Sono frasi tratte da Spera, l’autobiografia di Jorge Mario Bergoglio, ovvero Papa Francesco, in uscita nel gennaio del 2025, in coincidenza con il Giubileo.
A comunicarlo è stata la Mondadori, casa editrice che ne gestirà i diritti a livello mondiale. Sì, perché il libro, la prima autobiografia di un papa che si ricordi, avrà una diffusione planetaria. Saranno, infatti, più di 80 i paesi in cui il volume verrà pubblicato, dopo essere stato tradotto nelle principali lingue. Le memorie del pontefice sono state raccolte da Carlo Musso, già direttore editoriale non fiction di Piemme e Sperling & Kupfer e poi fondatore del marchio indipendente Libreria Pienogiorno. “È stata una lunga, intensa avventura – ricorda Musso – che ha impegnato gli ultimi sei anni: i lavori per la stesura sono iniziati fin dal marzo 2019 e si concluderanno nelle prossime settimane”.
“Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte“, fanno sapere dalla casa editrice; “ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità“.
“Il libro della mia vita – spiega Bergoglio nella nota che annuncia la pubblicazione dell’opera – è il racconto di un cammino di speranza che non posso immaginare disgiunto da quello della mia famiglia, della mia gente, del popolo di Dio tutto. È, in ogni pagina, in ogni passo, anche il libro di chi ha camminato insieme a me, di chi ci ha preceduto, di chi ci seguirà”
Sul taglio che avrà l’autobiografia, la Mondadori fornisce più di un indizio: “Ricco di rivelazioni e racconti inediti, emozionante e umanissimo, commovente e drammatico ma anche capace di autentico umorismo, il memoriale di Francesco prende il via nei primi anni del Novecento, con la narrazione delle radici italiane e dell’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi nell’infanzia, la giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente”….Nel raccontare con intima forza narrativa le sue memorie (non tralasciando affatto le proprie passioni), Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità: guerra e pace (compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni“.
E ancora, la Mondadori promette che si tratterà di “un testo di grande forza narrativa, nel quale il Papa attraverso il racconto autobiografico affronta con schiettezza, coraggio e profezia anche i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità, nonché i nodi cruciali del suo servizio come pastore universale della Chiesa“.
Tra le case editrici straniere coinvolte nella pubblicazione ci sono Penguin Random House, Viking e Albin Michel.
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